Sempre più fantasiose le idee poste in essere per il contrabbando di oro che, in un momento geopolitico così complicato affiancato a un euforia per le nuove monete digitali e piattaforme on line di investimento, porta paradossalmente a una crescita di pari passo di voglia di concretezza che si sta riscoprendo nell’investire nel caro e vecchio oro fisico.
Metallo prezioso che diventa sempre più oggetto di domanda sul mercato e che ne porta le quotazioni verso vette sempre più alte, come testimonia l’autorevolezza di Goldman Sachs che prevede quotazioni di oltre 4mila dollari l’oncia nel 2026.
Questa crescita di operatività è stata notata anche dalla Banca d’Italia che, per il tramite della propria Unità di Informazione Finanziaria dedita al monitoraggio e lotta all’antiriciclaggio, nell’ultimo rapporto presentato dal Direttore Serata certifica una crescita delle operazioni oro dichiarate di circa il 20% nel 2024 rispetto al 2023. Se questo è quanto viene regolarmente tracciato con la collaborazione di chi lavora nella legalità, la domanda è lecita: a quanto ammontano le operazioni “sotto traccia”?